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S.Bernardo
Switzerland

La chiesa di San Bernardo sorge su uno spiazzo tra i boschi sopra Monte Carasso, a circa 600 m.s.m.. Oggi è isolata e lontana dall'abitato ma un tempo partecipava attivamente alla vita del villaggio che vedeva i suoi nuclei sparsi su un ampio territorio. Alcuni si trovavano sulla fascia collinare-montana.

Questi nuclei, tra cui Curzutt, che si trova poco lontano, erano abitati fino al Settecento circa da diverse famiglie durante tutto l'anno: ciò spiega l'esistenza di una chiesa (e non di una semplice cappella o di un piccolo oratorio) in posizione tanto discosta dal piano.
Le origini di San Bernardo sono, secondo le indagini archeologiche svolte nel 1972, da far risalire alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo: una costruzione romanica edificata quasi contemporaneamente alla chiesa del piano, che è dedicata ai Santi Bernardino e Girolamo, con le stesse modalità e con dimensioni e capienza simili. Non si trattava perciò di un edificio religioso secondario atto a servire qualche famiglia durante il periodo estivo, come spesso succede sui monti, ma di una chiesa vera e propria voluta per la popolazione che abitava stabilmente la montagna.
La prima costruzione, un edificio con navata rettangolare e abside semicircolare, fu abbellita verso la fine del Trecento con un affresco raffigurante la Madonna in trono, mentre nel 1427 raffigurazioni sacre e profane di un anonimo pittore decorarono la parete settentrionale. Nella seconda metà del Quattrocento fu allungata la navata, aggiunto il portico e probabilmente eretto il campanile.
Una seconda campagna pittorica portò ad affrescare le nuove pareti e a rinnovare qualche vecchio dipinto: il compito fu affidato alla bottega luganese di Cristoforo e Nicolao da Seregno, molto attiva nella regione ticinese fino al 1480-90. Diversi cambiamenti si susseguirono nel secolo successivo: a sud fu aperta una cappella; il portico fu affrescato; negli ultimi anni del secolo fu demolita la vecchia abside e ne fu costruita una nuova, arricchita qualche anno più tardi da dipinti. Dal Seicento in avanti non si contano più interventi strutturali, come se la chiesa avesse perso un po' della sua importanza. L'ultimo restauro pittorico è degli anni 1972-74.
La facciata della chiesa è preceduta da un portico che conserva i dipinti del 1582 (l'Ascensione e Dio Padre, sulla destra i Santi Bernardino e Maddalena, sulla sinistra San Maurizio - o Vittore - e il patrono San Bernardo) segnati dai graffiti lasciati da fedeli e viandanti. Sulla parete a sud un grande S. Cristoforo (fine Trecento). Dietro la chiesa una cappella-ossario.
L'interno si presenta sobrio architettonicamente ma ricchissimo di affreschi, che coprono praticamente tutte le pareti. Sulla controfacciata si vedono Cristo nel sepolcro tra due angeli e alcune figure di santi: a sinistra della porta le eleganti raffigurazioni di Mamete, Margherita che schiaccia il drago e Guido con la palma da dattero; a destra Sebastiano con frecce e spada, Nazario e Celso. Le cornici sono quelle caratteristiche dei Seregnesi (XV secolo); si tratta probabilmente di dipinti votivi.
Sulla parete a nord spicca una grande Ultima cena, attribuita come i due santi a sinistra (Teodolo e Bernardino) a Cristoforo da Seregno (1450). In essa si coglie l'attenzione dell'artista per i particolari ricondotti alla realtà locale (i granchi di fiume, le ciliegie). Una cornice unisce l'Adorazione dei Magi, alcuni Santi (Anna, Michele, Maurizio, Maddalena e Caterina) e la Crocifissione. Come l'interessante serie dei mesi situata nella zona inferiore sono datati 1427. Più a destra un santo vescovo, forse Eusebio, di qualche anno posteriore. Il coro fu affrescato nel 1607: una grande Crocifissione, scene della vita di San Bernardo, sull'arco l'Annunciazione, nelle vele della volta Evangelisti e Dottori della Chiesa.
Proseguendo, sulla parete a sud si vedono alcuni Santi, sopra la porta il tragico martirio di Santa Apollonia (1480 circa, attribuito a Nicolao da Seregno) e la Madonna del latte trecentesca.
Nella cappella laterale sono raffigurate scene della vita di S. Nicolao e alcuni Santi (1565). Molto interessante la Trinità tra Santi (Agata e Lorenzo a sinistra, Martino e Giovan Battista a destra), dovuta probabilmente a Cristoforo da Seregno. Seguono San Bernardo che tiene il diavolo in catene, santa Liberata protettrice delle partorienti, i Santi Defendente, Lucia, Stefano ed Elena (affresco votivo della bottega dei Seregnesi). Chiave: presso l'Ostello di Curzùtt.

Fonte: https://www.ticino.ch

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Copyright: Aurelio Ferrari
Type: Spherical
Resolution: 21928x10964
Taken: 25/10/2020
Uploaded: 27/10/2020
Published: 27/10/2020
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