Chiamata anche Madonna del Fulmine in seguito ad una tormentosa tempesta avvenuta nell’inverno del 1691 in cui tutta la popolazione impaurita si rifugiò presso Porta di Mare, oggi Porta Garibaldi, per supplicare la Vergine. Si narra che un fulmine colpì il cavallo di un giovane fedele che si era fermato a pregare. Fu gridato al miracolo per aver risparmiato la vita del ragazzo.
Il 14 luglio 1691 in segno di gratitudine la cittadinanza, con le offerte raccolte, costruì sul luogo del miracolo una chiesa dove era posta in precedenza una più antica piccola cappella dedicata alla Madonna della Concezione.
La Chiesa che affaccia su Piazza dell’Addolorata accoglie una delle immagini più significative e suggestive di Maria l’Addolorata.
La scultura sembra essere stata realizzata, da un sottoufficiale al seguito degli Spagnoli in servizio tra il 1786 e il 1790, con legno di cipresso e poi completata nei vestimenti in cartapesta e nella decorazione pittorica dal Sacerdote Donato.
Di particolare suggestione il volto, che misteriosamente una mattina sembra essere stato trovato completato nei suoi tratti durante la realizzazione.
Sotto l’altare che ospita la Madonna, giace il Cristo morto, dell’artista Carmelo Bruno (1934). Ambedue i simulacri sono portati in processione il giorno del Venerdì Santo ed escono dalla Chiesa solo in questa speciale occasione.
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