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Il Palazzo Comunale, anche detto il Gotico, fu edificato nel 1281 per volere di Alberto Scoto, reggente guelfo della città. Avrebbe dovuto essere quadrangolare secondo il progetto, ma l'opera rimase incompiuta per lo scoppio di una grave pestilenza. A causa della depressione economica causata dalla peste il progetto fu interrotto e venne realizzato solo il lato nord. Grande esempio di architettura civile dell'epoca, ricalca lo stile dei broletti lombardi e si caratterizza per la merlatura a coda di rondine, la cornice ornata da archetti, la torretta centrale che racchiude il campanone oltre a due torrette laterali. Il lato lungo è provvisto di cinque arcate i cui archi sono a sesto acuto. È finemente ornato in marmo rosa nella parte inferiore ed in cotto decorato a motivi geometrici in quella superiore. Archi a pieno centro con snelle trifore caratterizzano il piano superiore. Il rosone sovrasta il lato corto, a tre arcate. Nel salone architravato, abbellito da raffigurazioni pittoriche, si tengono conferenze o eventi particolari quali le mostre.
da wikipedia
Palazzo Gotico, il simbolo della città emiliana, sorse nel 1281 per volere di Alberto Scotti come sede del Comune, sull’area dove sorgevano il convento di San Bartolomeo e la chiesa di Santa Maria de Bigulis.
Le cronache ricordano il nome dei quattro capimastri che diressero i lavori: Pietro da Borghetto, Gerardo Campanario, Pietro da Cagnano e Negro dei Neri. L’edificio è detto "gotico" per la forma ogivale degli archi ed è ritenuto uno dei più significativi esempi di palazzo comunale o arengo. Nel XVII secolo da arengo divenne teatro e vi fu collocata una campana di bronzo, che ancora oggi viene utilizzata in occasioni speciali.
Il palazzo subì diversi rimaneggiamenti tra il XVI e il XVII secolo, come si deduce da vecchie fotografie. Verso la metà del XIX e gli inizi del XX secolo alcuni interventi liberarono il palazzo dalle sovrastrutture e dalle modifiche che avevano guastato la sua conformazione originaria.
Attualmente la sala del primo piano è adibita a sede di mostre ed esposizioni.
Piazza Cavalli è dal secolo XIII il cuore politico-economico della città e deve il suo nome alle due statue equestri in bronzo dei duchi Farnese che qui si ergono alle spalle dell'imponente mole del Palazzo Pubblico tradizionalmente chiamato Gotico.
Sull'antica e affascinante area si affacciano edifici d'epoche diverse come il Palazzo del Governatore (1787), contrapposto al Palazzo Gotico, ed il Palazzo del Collegio dei Mercanti (1676/1697), ora sede del Comune, a lato est del Gotico.
I Due monumenti equestri: sono stati realizzati dallo scultore toscano Francesco Mochi di Montevarchi e raffigurano Ranuccio Farnese (1620), sulla destra, in costume romano e con lo scettro; sul basamento due bassorilievi rappresentano la Pace ed il Buon Governo. Sulla sinistra suo padre Alessandro Farnese (1625), avvolto in un fluttuante mantello e in sella ad un irruente cavallo. Questo è considerato il capolavoro del Mochi che con quest'opera supera la staticità del monumento di Ranuccio anticipando la dinamica barocca. Il basamento è coronato da armoniosi putti e ai lati due bassorilievi che raffigurano Alessandro che riceve gli ambasciatori della regina Elisabetta (1587) e l'assalto della città di Anversa (1587).
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