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Lottigna: Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo
Edificio orientato a navata unica conclusa da un coro poliganale. Della chiesa romanica si conservano il campanile a N-0, due monofore nel fianco S e un frammento di fregio dipinto sulla parete des. della navata.
Gli ampliamenti in stile barocco del 1632 comportarono la sopraelevazione della navata e la costruzione del coro e delle cappelle laterali. Restauro e rinnovamenti, 1945-46.
Sulla facciata principale sono affrescati la Madonna in trono, S. Cristoforo, fine XV sec., e i SS. Rocco e Sebastiano, inizio XVI sec.
Navata coperta da volte a crociera.
Coro e cappelle laterali ornati da ricchi stucchi con angeli musicanti, fine XVII sec. Decorazione pittorica della bottega dei Calgari, seconda metà XIX sec.
Altare maggiore tardobarocco in stucco lucido prob. di Carlo Gaietti, XVIII sec., contenente una pala della Madonna col Bambino.
Sulle pareti del coro: cinque affreschi in cornici a stucco, fra cui le raffigurazioni dei patroni, fine XVII sec.
Cappel la della Madonna, a sin., sovrastata da uno stemma in stucco della fam. Scolari (Johann Franz Scolar fu balivo della valle negli anni 1680-1682 e 1698-1700); altare in stucco con statua lignea della Madonna col Bambino, XVII sec.
Cappella di S. Giuseppe. a des., sormontata da uno stemma in stucco della fam. Arnold di Spirigen, il cui membro Johann Leonhard fu balivo della valle nel 1692-1 694; altare in stucco con statua lignea di S. Giuseppe col Bambino, XVIII sec.
In navata: statua in terracotta dell'Assunta, prima metà XVII sec.; tele della Via Crucis firmata Peravicino, 1779. e della Madonna del Soccorso, XVII sec.; le tele dell'Immacolata, 1751, e di S. Nicolao della Flue, 1763, di Johann Melchior Wysch, provengono dall'antico oratorio della Vergine Immacolata di Tezzeghino.
Nella nicchia battesimale: fonte con sovrastruttura a tempietto in legno intagliato, seconda metà XVII sec.
Pulpito in stucco lucido, XVIII sec. Confessionale in legno intagliato, XVII sec.
(fonte: autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia dell'arte in Svizzera (SSAS), pp. 93-94, Edizioni Casagrande, 604 pagine)
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